Liriche oltre ogni tempo, quelle di Gastone Cappelloni. La delicatezza della sua penna si evince in ogni singola poesia di questa silloge. UN SEME OLTRE OCEANO è viaggiare in un’epoca che torna ai giorni nostri prepotentemente, lasciandoci ampio respiro, impedendoci di dimenticare. E chi mai vorrebbe dimenticare le proprie radici! Gastone ha saputo cogliere lo spunto di un periodo passato che scorre nelle sue vene, portandolo alla nostra attenzione, catalizzandola.
Questa silloge è in due lingue, il che rende obbligatorio il passaggio di lettura ambo gli idiomi: ed in entrambi il filo conduttore è sempre quel soffio vitale di speranza del cuore, dell’anima. Nelle poesie di Gastone si narra il vissuto vero, la consapevolezza dell’essere.
In diversi punti sono vere fotografie, punti scanditi e sottolineati da “perché” e nel contempo quasi rassegnati a mere risposte, ma importante, sempre, resta il porsi domande incessantemente. Gastone ci obbliga a pensare, a riflettere con lui sulle difficoltà quotidiane sempre, però, circondate dall’alone della speranza, tutto supportato da un afflato di umanità che diversamente mancherebbe e renderebbe la vita sterile.
La poesia è sempre il momento più difficile per chi la recensisce: l’apparente crisi profonda nasce nel dover trovare il succo , l’anima in un componimento di poche righe. La peculiarità di Gastone è scrivere in modo da agevolare questo annoso compito. E’ già sua la stesura della lirica. E’ già sua la spiegazione che cerchiamo. Appartiene al lettore la sintesi che ne scaturisce ed il balsamo per i sentimenti che la sua poesia ci regala.
Ancora poche parole, sull’opera di Gastone, diversamente si rischierebbe di ampliare un discorso in un circolo vizioso di ripetizione: la poesia di Gastone Cappelloni nasce da quel seme piantato in maniera inestirpabile dentro il suo cuore e conseguentemente, come in un meraviglioso cerchio concentrico, tocca il profondo di tutti noi.
Emanuela Guttoriello